Metaverso: definizione, tecnologia e possibili campi di applicazione

Metaverso: definizione, tecnologia e possibili campi di applicazione

Emancipato dalla nicchia cyberpunk, cesellato nei laboratori della Silicon Valley, pronto per diventare accessibile in tutto il mondo occidentale: il metaverso è passato dall'essere suggestione a investimento. Oggi, dopo le dichiarazioni d'intenti di Zuckerberg, è una prospettiva concreta in cui tutti aspettano di immergersi. Qui vogliamo fare chiarezza sulla definizione e sui campi di applicazione di questo nuovo step dell'evoluzione digitale.

Che cos'è il metaverso? Definizione, storia e origine del termine

Il termine “metaverse” vede la luce nel 1992. Nelle pagine fantascientifiche di “Snow Crash”, di Neal Stephenson, i protagonisti evadono verso un mondo digitalizzato e tridimensionale vestendo i panni dei loro avatar. Il “metaverso” a cui si fa ora riferimento è del tutto simile a quell'idea rappresentata dal romanzo. Si tratta, infatti, di una convergenza fra realtà fisica e virtuale, di uno spazio online condiviso. In altre parole, immergersi nel metaverso significa muoversi in uno spazio virtuale in cui ogni elemento prefigurato è privo dei normali connotati materiali; in cui migliaia di persone distanti fra loro sono interconnesse. Solo per fare un esercizio di immaginazione, pensa di duettare con Beyonce sulle spiagge di Rio o, più concretamente, di modificare un progetto d'interni con il tuo studio di architetti di Singapore, il tutto senza muoverti dal divano di casa. Nel metaverso queste attività e queste trasposizioni spazio-temporali sono possibili.

Il rebranding di Facebook in Meta

L'uso del termine Metaverso ha visto una rinascita grazie all'ultimo Facebook Connect, quando Zuckerberg ha annunciato il rebranding della sua azienda in Meta. Questa mossa di marketing ha fatto sì che da quel giorno il termine Metaverso venisse associato a Facebook e al mondo della realtà virtuale.

Il report dell'ultimo Facebook Connect lo puoi trovare qui.

Il metaverso oggi

Oggi possiamo dire che, quando si parla di "metaverso", si fa riferimento ad un'evoluzione di Internet (per questo si parla anche detto Web 3.0), ovvero ad una rete composta da mondi virtuali immersivi ed interconnessi, nei quali gli utenti possono utilizzare un avatar per interagire tra loro, lavorare, effettuare acquisti e partecipare a varie attività della vita quotidiana. Questi mondi sono costruiti sulla base dell’interconnessione tra tecnologie di diverso genere, tra queste le più importanti sono: Blockchain, Digital twin, Intelligenza artificiale, Realtà Virtuale e Aumentata, Internet of things

(Per approfondire le tecnologie del metaverso, vai all'articolo dedicato qui).

 

Il rebranding di Facebook in Meta ha contribuito a diffondere l'idea che il Metaverso sia fruito tramite la realtà virtuale, tuttavia questa non è una condizione necessaria. Il Metaverso può essere fruito per mezzo di  pc, smartphone, sistemi di realtà virtuale o aumentata o, in generale, tramite qualunque altro mezzo multimediale.

 

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Non solo Facebook: le aziende che stanno investendo sul Metaverso

Meta è l'ultimo passo di Zuckerberg verso un'idea di socialità in cui i soggetti comunicano su scala globale come se fossero in presenza, indipendentemente dai confini e dalle distanze. Tuttavia sono diverse le aziende che hanno puntato sul metaverso per guardare a un nuovo orizzonte in termini di attività umane e, quindi, anche di consumi e profitti. Tencent è una società di social media e gaming cinese che si candida a sfidare il colosso californiano. Ugualmente legati all'industria del Tech sono i metaversi di Roblox, Aldin Dynamics ed Epic Games (produttrice di Fortnite). Ovviamente, non potevano mancare i progetti firmati Microsoft (Microsoft Mesh) e Google (Google Labs). Per quanto riguarda i brand di consumo che hanno deciso di sperimentare nuovi percorsi per coinvolgere i propri clienti, vale la pena menzionare Nikeland e la piattaforma Amazon.

 

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I campi di applicazione del Metaverso

Gaming

L'industria dei videogiochi è sempre stata un motore di sviluppo per esperienze virtuali immersive, dai controllers visore VR, e ora il confine tra videogiochi e metaverso si sta assottigliando man mano che le piattaforme di gioco incorporano sempre più tipologie di esperienze. Oltre a giocare, le persone assistono a concerti o si ritrovano per eventi. La “gamification” dell'esperienza trascende gli aspetti puramente ludici per diventare vero e proprio intrattenimento.
Ad esempio, la piattaforma di gioco Roblox è diventata una delle più conosciute: in questo mondo gli utenti hanno la possibilità di creare giochi e spostarsi da uno all'altro con il loro avatar e interagire tra di loro. Una grandissima opportunità anche per i brand che possono dar vita ai loro mondi virtuali e sviluppare nuovi canali di vendita, relazionandosi con le communities di giocatori.

Smart Working

Ci siamo resi conto che lavorare da remoto è possibile e migliora la qualità della vita, ma anche che le procedure per farlo devono essere perfezionate. Nel metaverso il team non è solo connesso ma vive lo stesso spazio: può scambiarsi opinioni, condividere e lavorare a più progetti. Per esempio, Horizon Workroom permette l'accesso fino a 16 persone che contribuiscono direttamente alla task e fino a 34 user in video-call. I benefici sono un'indubbia semplificazione del workflow e la possibilità di ricreare le più tradizionali dinamiche di un ufficio – aspetti che fino a ora hanno incontrato non poche complicazioni tecniche nel lavoro da remoto.

Formazione

Per quanto riguarda la formazione, la tecnologia fa continui passi in avanti. Nel settore medico, ad esempio, la possibilità di mappare gli strumenti consente agli allievi di imparare le procedure chirurgiche simulando le operazioni ma senza dover intervenire su organi fisicamente esistenti. Anche la formazione aziendale e l'aggiornamento tecnico possono beneficiare di questo mezzo. Immagina di dover trasferire al tuo team tutte le informazioni sulle procedure necessarie a sfruttare le funzionalità di una macchina. Nel metaverso condividi lo stesso spazio virtuale con gli operatori, interagisci con loro e puoi mostrare ogni singola azione semplificando, di fatto, l'apprendimento.

Marketing e comunicazione

Il metaverso è un universo in divenire, un foglio bianco su cui ogni brand può lasciare la sua impronta. Non è un caso che aziende del calibro di Nike stiano studiandone le potenzialità. Nikeland è uno spazio creato sulla piattaforma Roblox. In un contesto che replica gli headquarter del brand, i visitatori (tutti potenziali clienti) possono connettersi, condividere e creare esperienze, vestire il loro avatar con i pezzi iconici del marchio e, come vuole il suo spirito, competere con in tornei e gare. Tutte queste esperienze immersive, gli shop digitali e gli eventi nella dimensione virtuale possono essere alle fondamenta di nuove e più efficaci campagne di marketing.

Arte, architettura e design

L'arte e il digitale sono in dialogo fra loro dalla fine degli anni Cinquanta. L'ultima frontiera di questa fruttuosa sperimentazione è stata aperta dalla NFT Art. Una firma su tutte è quella di Beeple. Nel settore del design e dell'architettura, VR e AR sono messe al servizio di una creatività funzionale. Per fare un esempio fra i più banali, un divano può essere collocato in un ambiente; staff e cliente possono apprezzarne l'impatto da tutte le prospettive; il designer può cambiare materiale, colore e dimensioni senza i limiti dei più classici render. Insomma, nei mondi virtuali prendono forma nuove idee in tre dimensioni pronte per passare dal progetto alla realizzazione.

 

 

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Pubblicato il 27 gennaio 2022