5 equivoci sul metaverso: gli errori più comuni

5 equivoci sul metaverso: gli errori più comuni

Metaverso.. Quante volte avete sentito nominare questa parola negli ultimi 6 mesi? Complice il rebranding di Facebook in Meta ormai ne parlano proprio tutti. Immediatamente la mente vola ad immagini di giochi, realtà virtuale, compravendita di terre e oggetti digitali ed è sempre più difficile costruirsi un’immagine precisa.

Il termine infatti fa riferimento ad un'evoluzione di Internet (per questo si parla anche detto Web 3.0) e può quindi essere utilizzato in relazione a diverse tecnologie e strumenti (per conoscere quali sono puoi leggere l’articolo di approfondimento qui).

Possiamo vederlo come un internet tridimensionale, ovvero una rete composta da mondi virtuali immersivi ed interconnessi, nei quali gli utenti possono, tramite un avatar, interagire tra loro, lavorare, effettuare acquisti e partecipare a varie attività della vita quotidiana. In breve ci stiamo muovendo dal web delle pagine al web delle “coordinate”, e dal web delle informazioni al web delle attività (del metaverso e del suo significato ne parliamo in quest’articolo).

Come qualsiasi tecnologia emergente, quindi, ci sono molte interpretazioni diverse di cosa sia e cosa significhi. Vediamo quali sono gli errori più comuni.

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Il metaverso è realtà virtuale

Il rebranding di Facebook in Meta ha contribuito a diffondere l'idea che il metaverso sia fruito tramite la realtà virtuale, tuttavia questa non è una condizione necessaria. La VR è uno dei modi con i quali si può fare esperienza del metaverso, così come lo sono lo schermo di un PC o di uno smartphone. Sarebbe come dire che Internet è il nostro PC, quando in realtà è il modo attraverso il quale accediamo ad Internet.

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Il metaverso è legato al gioco

Giocare è solo una delle attività che si potranno fare nel metaverso ma, sicuramente, sempre più persone faranno esperienza del metaverso attraverso il gioco.

Questo perché, come è già successo per altre tecnologie in passato, quello dei videogiochi sarà il settore che contribuirà alla sua diffusione e adozione di massa. Lo abbiamo visto con Atari negli anni '80, i primi giochi iOS (Angry Birds) e Facebook (FarmVille) negli anni 2000. Il gioco riuscirà a portare miliardi di persone nel Web3 e, in definitiva, nel metaverso. Le persone saranno attratte da giochi nuovi e allettanti e, prima che se ne accorgano, si ritroveranno immerse nell'ecosistema, come già oggi accade. Il gioco sarà quindi anche la più grande rampa di accesso per le criptovalut.

Milioni di persone stanno già sperimentando giochi social centralizzati come Roblox e Fortnite o decentralizzati come Decentraland e Sandbox, nei quali le persone possono creare un account e un profilo e utilizzare la propria identità per accedere a innumerevoli mondi virtuali, nei quali socializzare, creare, scambiare e persino fare soldi attraverso beni virtuali.

Mondi che mostrano alle persone cosa è possibile, nascondono la tecnologia e mettono il valore e il divertimento in primo piano. Come ha affermato l'investitore Web3 Chris Dixon di Andreessen Horowitz, "La prossima grande cosa inizierà a sembrare un giocattolo".

 

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Il metaverso non esiste ancora

Al momento l’interconnessione di mondi virtuali aperti e decentralizzati, tra i quali è possibile spostare risorse senza limiti e utilizzando diverse tecnologie, come realtà virtuale e aumentata, è ancora una visione lontana. Ad oggi esistono ambienti ed esperienze isolati e le risorse non possono essere trasferite liberamente tra ciascuno di essi. Ma l’evoluzione dei dispositivi wearable sta già cambiando situazione. Quello che stiamo iniziando a chiamare il Metaverse è solo agli albori, ma sicuramente sta evolvendo in velocità e le aziende devono iniziare a gettare le basi per prepararsi al futuro per un nuovo modo di stare online.

Il metaverso è una bolla

Forse nel tempo la parola metaverso passerà di moda ma quel che è certo è che sulle tecnologie che stanno alla base sono al lavoro attivamente moltissime aziende da diversi anni. Blockchain, smartcontract, NFT, digital twin, criptomonete stanno già cambiando in modo importante il nostro mondo e il nostro modo di stare online e no, non passeranno di moda. Naturalmente ci sono sfide importanti da affrontare, soprattutto in termini di interoperabilità, per dare la possibilità agli utenti di passare da un mondo all’altro e le aziende dovranno lavorare sempre più su standard aperti a tutti. 

 

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Il metaverso sostituirà il mondo reale

Insieme al termine metaverso si è diffusa una visione distopica, per lo più associata al film Ready Player One, che ci vede tutti connessi costantemente, tramite un visore, ad un mondo virtuale immersivo per sfuggire alla realtà. In verità il metaverso sarà un’espansione del mondo reale, un’evoluzione di Internet che ci consentirà di lavorare, socializzare, giocare, creare, scambiare in un modo nuovo, come Internet ha fatto negli anni.

 

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Il metaverso oggi sta evolvendo. Ci troviamo in una fase d’esplorazione dove chi sta investendo è pioniere e aprirà la strada a quello che verrà. ma per contribuire alla diffusione di queste nuove tecnologie, l'obiettivo sarà quello di costruire esperienze di valore. Come sempre le persone non penseranno alla tecnologia che esiste dietro, ma al motivo per cui entrare a far parte di una community e, soprattutto, restarci. Mondi come Fornite o Decentraland avevano raggiunto la popolarità ancora prima della diffusione del termine metaverso e alla discussione sulle tecnologie che lo compongono, perché offrono all’utente un’esperienza che risponde ad uno specifico bisogno di un nuovo modo di socializzare ed effettuare scambi.

In breve, per esplorare le possibilità del metaverso con successo, le aziende dovranno porre sempre più attenzione ad offrire alle community virtuali esperienze di valore e un motivo di esistere.

 

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Pubblicato il 9 giugno 2022