Il futuro secondo Facebook: il rebranding e lo sviluppo del metaverso

Il futuro secondo Facebook: il rebranding e lo sviluppo del metaverso

Nell'ultimo periodo di Facebook se ne è parlato in tutti i modi, principalmente per 3 motivi:

  • l'assunzione di 10.000 persone in Europa, a discapito degli Stati Uniti
  • il rebranding della piattaforma 
  • la creazione del cosidetto "metaverso"

Ma cerchiamo di capire gli sviluppi e i motivi dietro queste scelte.

Sono in molti a sostenere che Facebook stia cercando di cambiare rotta a seguito di un calo di popolarità e alle problematiche emerse recentemente.  Un ex dipendente, Frances Haugen, ha fatto trapelare al Wall Street Journal una serie di documenti che mettono in cattiva luce l'azienda, spiegando l'influenza negativa  - su bambini, società e democrazia - della creatura di Mark Zuckerberg.

Questa può essere una motivazione, ma sicuramente non si può ignorare il fatto che in realtà la strada verso sviluppo del metaverso era tracciata già da tempo.

 

Ma cosa significa metaverso?

Coniato in Snow Crash, il romanzo di fantascienza di Neal Stephenson del 1992, il termine si riferisce a una convergenza di realtà fisica, aumentata e virtuale in uno spazio online condiviso. Una sorta di internet in realtà virtuale nel quale le persone possono interagire, collaborare, giocare, lavorare in modi sempre più simili alla realtà.

 

Una cosa in cui Facebook crede da tempo

È dall'acquisizione di Oculus nel 2014, che l'azienda sta investendo nella realtà virtuale con la visione di dar vita alla "next computing platform". 

In questa direzione Facebook ha dato vita ad un'infrastruttura hardware e software che oggi sta consentendo alla tecnologia VR di diventare accessibile ai più. Nel 2019 ha lanciato sul mercato il primo visore stand-alone, Oculus Quest e lo scorso anno ha annunciato il rebranding di Oculus a favore di Facebook Reality Labs. Una scelta fatta per “chiarezza visiva”, per aiutare le persone a identificare Oculus come parte di Facebook, e possiamo immaginare che il rebranding attuale vada in questa direzione. 

La mission dichiarata di Facebook Reality Labs è infatti quella di: "costruire strumenti che aiutino le persone a sentirsi connesse, sempre e ovunque. Permettiamo una connessione profonda attraverso la presenza sui social: la sensazione di essere proprio lì, con un’altra persona e condividere lo stesso spazio, indipendentemente dalla distanza fisica. Invece di distrarci e portarci via dalle persone intorno a noi, i dispositivi AR e VR di domani ci permetteranno di entrare in contatto tra noi ed essere veramente presenti con le persone e i momenti che contano di più. Ci impegniamo a innovare in modo responsabile mentre costruiamo la prossima piattaforma informatica".

 

Il metaverso di Facebook: Horizon World

Facciamo un esempio concreto: Horizon World, il social in realtà virtuale a cui Facebook sta lavorando da diversi anni, va proprio in questa direzione.

Horizon è infatti un mondo nel quale le persone possono connettersi in un modo nuovo, simile a quello reale, quando la presenza fisica non è possibile.

La presentazione di Horizon ad Oculus Connect 2019

 

In Horizon World le persone, con il loro avatar, potranno connettersi e dar vita al loro mondo virtuale. Potranno  incontrarsi, giocare (anche in modalità multigiocatore), creare eventi o partecipare a quelli di altri utenti/amici. Horizon probabilmente sarà solo una delle applicazioni disponibili nel prossimo "metaverso", ovvero questa realtà virtuale connessa, ma sicuramente per ora è l'esempio più concreto.

Per il resto non ci resta che aspettare il prossimo Facebook Connect il 28 ottobre.

 

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Pubblicato il 25 ottobre 2021