Il report del Meta Agency Summit: il viaggio verso il metaverso inizia ora

Il report del Meta Agency Summit: il viaggio verso il metaverso inizia ora

 

Nella mattinata di martedì 13 settembre si è tenuto, in forma virtuale, il Meta Agency Summit, l’evento organizzato da Meta e rivolto a tutte le aziende che stanno contribuendo alla costruzione del metaverso. 


Diversi gli speaker d'eccezione che hanno presieduto all’evento affrontando diverse tematiche: 

  • Asher Rapkin, il global business marketing ha illustrato le basi del metaverso, 
  • Cathy Hackl Co-Founder & Chief Metaverse Officer di Journey ha parlato di come sarà la nostra navigazione nel metaverso e della demistificazione del web 3
  • Mathew Ball insieme a Oliver Bush hanno affrontato i diversi tipi di modelli commerciali.
  • Caitlin Ryan e Ajay Gahlaut hanno trattato delle potenzialità dello storytelling nel metaverso. 
  • Riccardo Scotti di Uccio, Thibault Mathieu e le co-fondatrici di Dressx Natalia Modenova e Daria Shapovalova hanno parlato del commercio nel metaverso.
  • Il Top Tas ha dedicato una sua riflessione su quello che si può fare per prepararsi al futuro. 

Ma vediamoli nel dettaglio!

 

Asher Rapkin - “Building the metaverse”

L’argomento principe dell’evento è stato, ovviamente, il metaverso: definito come la nuova interazione di internet, ovvero un insieme di spazi digitali interconnessi nella quale è possibile vivere esperienze immersive 3D. Un’evoluzione che, secondo Asher, nel prossimo decennio potrà raggiungere 1 miliardo di persone, producendo milioni di posti di lavoro per creators and developers, e contribuendo a far circolare centinaia di miliardi di dollari di commercio digitale.

Un nuovo modo di fruire Internet, oltre lo schermo, per poter immersi completamente in esperienze tridimensionali e usufruire di molteplici opportunità che variano dall’intrattenimento, all’istruzione, ai viaggi, al commercio e all’identità. Ognuno infatti avrà la possibilità di creare il proprio avatar, che sarà sinonimo della propria identità digitale, e mediante il quale potrà esprimere se stesso. Questo, secondo Asher, è il momento di iniziare a pensare a che tipo di esperienza e che tipo know how le aziende dovranno creare per iniziare a costruire la propria presenza nel metaverso.



Cathy Hackl - “Navigating the metaverse, demystifying the metaverse and Web3”

Cathy Hackl, Co-Founder & Chief Metaverse Officer di Journey, ha rafforzato la definizione di metaverso: “Il metaverso può essere visto come un’ulteriore evoluzione di Internet, e ad oggi non si parla di una sola tecnologia ma diverse, infatti sono coinvolte tecnologie come la realtà aumentata, la realtà virtuale, l'intelligenza artificiale, il blockchain e il 5g, spesso si cade nell’errore di considerare il metaverso come una di queste tecnologie”. 

 

 

Cathly ha proseguito spiegando come il metaverso potrà offrire nuove opportunità dal punto di vista del marketing, evidenziando come, per le aziende sarà sempre più importante capirne le potenzialità future e iniziare fin da subito a:

  • a definire gli obiettivi di marketing,
  • identificare la piattaforma che offre la migliore opportunità e adattamento al marchio,
  • progettare un’esperienza coinvolgente per il pubblico,
  • creare, sfruttare e collaborare con le nuove funzionalità del metaverso.

 

Le aziende che stanno entrando nel metaverso devono capire fin da subito come sviluppare la propria strategia, conoscere le tecnologie e ragionare sul come tenere al sicuro i propri utenti, la propria identità digitale dalle insidie del metaverso.  Chiunque crei un’esperienza e un ambiente nel metaverso ha infatti la responsabilità di garantire per i propri utenti e ridurre al minimo le difficoltà. Per questo è opportuno definire a priori un approccio etico e responsabile nei confronti di quelli che saranno i propri utenti, ricordandosi che ci riferiamo a persone e che tutti contribuiremo a costruire i mondi virtuali che verranno. 

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Matthew Ball, Oliver Bush - “Business in the metaverse”

Durante il loro intervento Matthew Ball e Oliver Bush hanno parlato di quello che, in fin dei conti, interessa davvero alle aziende: il business. Il ruolo del metaverso sarà decisivo in quei settori dove il marketing ricopre un ruolo preponderante, come ad esempio i beni di consumo, la vendita al dettaglio offline e online ma anche in settori come l’architettura e l’ingegneria, che richiedono competenze molto sofisticate. 

Dando uno sguardo alle statistiche, sottolinea Matthew Ball, è molto chiaro quanto si tratti di un’opportunità e quanto sia importante iniziare a progettare fin da adesso. Si stima che ad oggi siano stati spesi 120 miliardi di dollari in oggetti virtuali, oggetti che molto spesso hanno raggiunto un costo di gran lunga superiore a quello degli stessi oggetti fisici. Oltre a questo, un altro dato da tenere in considerazione è che circa il 40% degli adulti, in America, passa parte del suo tempo libero in un mondo virtuale 3D, ma non solo: i millennial stanno migrando su queste piattaforme e tutta la generazione Z sta crescendo dentro di esse.

I brand non possono ignorare tutto questo, la storia di Internet si sta ripetendo.

 

 

Caitlin Ryan e Ajay Gahlaut - “Storytelling in the metaverse”

Oggi la tecnologia permette di raccontare storie sempre più coinvolgenti e interattive per l’utente permettendogli d'immergersi completamente nella narrazione, grazie al coinvolgimento dei cinque sensi e, nello specifico della vista e dell’udito.

Al riguardo Ajay Gahlat ha parlato di  “The Unfiltered History Tour” l’applicazione in realtà aumentata realizzata dalla sua azienda per il British Museum. The Unfiltered History Tour permette una narrazione stratificata e contestuale che mediante un filtro di instagram permette all’utente di immergersi nella storia di alcune opere presenti nel museo. Un viaggio immersivo che amplia l'esperienza offerta dal museo stesso. 

 

 

 

Riccardo Scotti di Uccio - “Commerce and the metaverse”

Interessante il confronto tra Riccardo Scotti, Thibault Mathieu, Natalia Modenova, Daria Shapovalova che hanno parlato del rapporto tra metaverso e beni digitali. “La realtà aumentata e le altre tecnologie del metaverso permettono una nuova esperienza di prodotto”. Che si tratti di gioco, emozioni, oppure utilità sociale all’interno del metaverso tutto diventa esperienza e i brand devono trovare il loro spazio all’interno dell’esperienza dell’utente.

Un esempio è Dressx. che realizza oggetti fashion totalmente digitali. “La moda è una questione di auto-espressione”, ha dichiarato Natalia Modena co-founder di Dressex, presentando l’idea dietro al suo brand, che nasce dalla volontà di permettere ad ognuno di esprimere se stesso, anche nel mondo digitale. Ecco il video:

 




Ma quindi come prepararsi oggi al futuro di domani?

Quello che è emerso dal Meta Agency Summit è chiaro: sempre più persone sentono il bisogno di comunicare anche a distanza con amici, familiari, e altri utenti, e fino adesso i social media sono stati la strada più semplice: è qui che i grandi brand hanno iniziato a sviluppare le relazioni con i propri utenti e instaurare un dialogo.

L’obiettivo futuro però sarà quello di evolvere ulteriormente questa relazione portandola dal mondo 2D al mondo 3D: quello del metaverso. Le aziende dovranno spingersi oltre il semplice concetto di vendita instaurando relazioni sempre più significative con i loro utenti (e i loro avatar), sviluppando delle vere e proprie community virtuali.

Al momento siamo solo all’inizio di questo viaggio, che non avrà come protagonisti un singolo prodotto o una singola azienda, ma un insieme di piattaforme, imprenditori, agenzie e utenti.

In questo contesto la tecnologia sarà solo il mezzo, ma la cosa più importante sarà l'autenticità.

 

 

Pubblicato il 15 settembre 2022