Meta Connect 2022, uno sguardo al futuro: Meta Quest Pro e Horizon Worlds

Meta Connect 2022, uno sguardo al futuro: Meta Quest Pro e Horizon Worlds

Come ogni anno si è tenuto Meta Connect, la conferenza virtuale organizzato da Meta, che riunisce sviluppatori, creators, appassionati e professionisti per condividere gli sviluppi dell'azienda in ambito VR e AR e discutere il futuro di quello che sarà il metaverso.

Dopo mesi di hype, sono molte le notizie confermate da Zuckerberg e il suo team durante l’evento. Vediamo quali son state, ad un anno dal rebranding dell’azienda, le novità presentate ieri. 

 

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In arrivo il nuovo Meta Quest Pro

Da qualche anno s'ipotizzava l’uscita di un nuovo visore in casa Meta. Dopo il lancio di Quest 2 nel 2020 era trapelata più volte la notizia di un nuovo ed evoluto hardware VR, il cui nome sarebbe stato Project Cambria. L'annuncio ufficiale, come atteso, è arrivato e ieri Mark Zuckerberg ha presentato ufficialmente il nuovo Meta Quest Pro, un visore VR diverso da quelli a cui Meta ci ha abituato, più ergonomico e performante.

Un visore che sarà disponibile all’acquisto dalla fine di ottobre, al prezzo di $1.499,99 USD, un valore di gran lunga superiore a quello di Quest 2, venduto oggi a circa 450 euro.

Un visore che nasce per il business e pensato per la Mixed Reality, ovvero per permettere fruizione sia di esperienze VR che AR. Ma quali sono le sue caratteristiche principali?

  • Fotocamere ad alta risoluzione, anche sui joystick.
  • Sensori che catturano le espressioni facciali per replicarle nell’ambiente virtuale e migliorare la resa degli avatar.
  • Batteria posizionata sul retro.
  • Lenti migliorate che garantiscono una visione più nitida.
  • Processore Snapdragon XR2 di Qualcomm, oltre che una generosa capacità di 12 GB di memoria, Wi-Fi 6E e una grande capacità della batteria di 5.000 mAh.

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Una partnership con Microsoft

Durante l’evento è intervenuto anche il presidente e CEO di Microsoft Satya Nadella, che si è unito a Mark Zuckerberg per annunciare una nuova partnership che porterà all’interno delle piattaforme di Meta nuovi strumenti di lavoro e produttività, comprese le app per Microsoft Windows 365 e Microsoft Teams e la possibilità di partecipare a una riunione di Teams all’interno della piattaforma di meeting VR Horizon Workrooms.

 

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Gli sviluppi di Horizon Worlds e nuove esperienze social in VR

Quando Quest 2 è stato lanciato due anni fa, “le persone trascorrevano la maggior parte in VR da sole”, in applicazioni single player. Oggi invece, la maggior parte del tempo passato in VR viene trascorso in mondi in multiplayer e app social. Questo perché la tecnologia, in costante evoluzione, permette esperienze sempre più fluide e interconnesse.

Per questo Meta ha annunciato di star lavorando allo sviluppo di una versione web di Horizon Worlds, il social in realtà virtuale. L’obiettivo è rendere Horizon sempre più popolato e dare la possibilità a chiunque di accedervi da qualsiasi dispositivo, senza dover disporre necessariamente di un visore di realtà virtuale.

Oltre a questo i creators potranno contare su tool sempre più avanzati per la creazione dei loro mondi virtuali all’interno del social e permettere quindi la creazione di nuove esperienze.

 

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Avatar più evoluti

Gli avatar sono un argomento che sta particolarmente a cuore all’azienda: la loro resa nel mondo virtuale è fondamentale per garantire un vero senso di presenza. Per questo Meta ha presentato in anteprima la nostra prossima generazione di Meta Avatar che, all’interno di Horizon Worlds, saranno più espressivi, dettagliati e corpo intero, proprio grazie all’uso dei sensori presenti nel nuovo Meta Quest Pro. Ma al di fuori della realtà virtuale, Meta sta portando gli avatar anche nella chat video, a partire da Messenger e WhatsApp, in modo che le persone possano esprimersi o e reagire senza dover accendere la fotocamera.

 

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Gli sviluppi in Reality Labs

Infine l’azienda ha dato una panoramica su quelli che sono gli aggiornamenti delle loro ricerche sulle tecnologie fondamentali per i dispositivi futuri e il metaverso, tra cui:

  • Il lavoro per utilizzare l'intelligenza artificiale e l'elettromiografia per creare interfacce più intuitive e incentrate sull'uomo
  • Project Aria e la partnership con la Carnegie Mellon University per aiutare le persone con disabilità visive a navigare meglio in ambienti chiusi
  • Due tecnologie per costruire e manipolare oggetti 3D nel metaverso: campi di radianza neurale e rendering inverso
  • Avatar codec fotorealistici, tra cui espressioni facciali più robuste e avatar codec istantanei che sono più veloci e facili da realizzare.

 

Se ti sei perso la diretta, la puoi rivedere qui insieme al commento in italiano del nostro team.

 

 

 

 

 

Pubblicato il 12 ottobre 2022