Come la realtà virtuale può diventare un’opportunità di marketing

Come la realtà virtuale può diventare un’opportunità di marketing

Le innovazioni tecnologiche continuano ad avere un enorme impatto sul marketing digitale, e uno degli strumenti più intriganti degli ultimi anni è sicuramente la realtà virtuale (VR).

Nonostante questa tecnologia sia all’orizzonte già da un po’ di tempo, fino ad oggi i suoi reali casi d’utilizzo sono stati limitati ad alcuni settori, tra questi il mondo dei videogiochi e dell’entertainment in generale. Questo strumento però ha molto di più da offrire, soprattutto in ambito comunicazione e marketing.

Ad oggi ci sono circa 171 milioni di utenti di VR nel mondo, queste statistiche rivelano chiaramente che, anche se la realtà virtuale sembra ancora una tecnologia costosa e inaccessibile, in realtà la domanda di VR è in forte crescita.

 

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Leader tecnologici come HTC, Sony e Facebook con Oculus, stanno introducendo continuamente nuove soluzioni, abbassando i prezzi dei visori VR sul mercato.

 

Perché se ti occupi di marketing dovrebbe interessarti.

I gusti e le esigenze dei consumatori di oggi, in particolare dei millennial, stanno diventando sempre più sofisticati, ed è sempre più difficile catturarne l’interesse. Questo richiede un cambiamento nel modo di promuovere e raccontare un prodotto, che deve riuscire a trasmettere emozioni indimenticabili per lasciare impressioni positive, capaci di durare a lungo.

 

Come la VR influenza il marketing
 

 

La realtà virtuale offre la possibilità di costruire esperienze user-based caratterizzate da un altissimo grado di interazione: quanto più l’utente è coinvolto, tanto più i messaggi che gli vengono trasmessi si sedimentano nella sua mente. Questa peculiarità della realtà virtuale, unita alla curiosità che suscita il suo essere una tecnologia estremamente innovativa, fa di essa una potente alleata del marketing aziendale.

 

I caratteri principali della VR sono i seguenti:

  • È emozionante, crea difatti empatia replicando il concetto di “presenza” grazie alto impatto sensoriale;
  • È immersiva, questo fa in modo che ci siano meno distrazioni provenienti dall’ambiente circostante e più attenzione al messaggio;
  • È nuova, offre perciò più visibilità e benefici nell’esposizione mediatica;
  • È memorabile, influenza 3 aree del cervello responsabili di percezioni e reazioni.

 

Partendo dalla consapevolezza che la VR non è la strategia ma lo strumento, essa può integrare preesistenti strategie o stimolarne di nuove. 

Utilizzando dinamiche di gioco (gamification) che inducono comportamenti attivi e specifici da parte dell’utente, la VR crea un percorso esperienziale capace di coinvolgere l'utente e condurlo al raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.

In un contesto digitale disordinato ed affollato, si posiziona come strumento di marketing non convenzionale, che permette ai brand di interagire con gli utenti in modo creativo e memorabile. Il gioco diventa il mezzo attraverso il quale instaurare relazioni, aumentare la propria riconoscibilità e permettere agli utenti di entrare nella dimensione di marca. Quando le leggi della psicologia e delle neuroscienze si fondono con le dinamiche di marketing, la soluzione è una strategia efficiente, un prodotto che attira e diverte, prima ancora di informare e vendere.

Un’unica esperienza VR, molteplici utilizzi

La distribuzione delle esperienze VR avviene tramite specifiche piattaforme su cui è possibile caricare sempre nuovi contenuti VR che gli utilizzatori possono scaricare direttamente dal proprio visore, ovunque essi si trovino nel mondo. Le più famose piattaforme di distribuzione di contenuti VR sono l’Oculus Store di proprietà di Facebook, Steam VR e Pico. Questi portali consentono sia di creare un canale continuo di scambio e aggiornamento delle esperienze VR con i propri distributori che di espanderne la fruizione anche al cliente finale che potrà autonomamente scaricare l’applicazione VR da casa, raccogliendo così preziosi dati sul numero dei download o sugli utenti.

 

Uno strumento su misura per il marketing

In linea con quelle che sono le prerogative di un piano di marketing, anche i giochi di brand in VR consentono di colmare gli obiettivi tipici di questa attività che ricordiamo essere:

  • Instaurare relazioni con gli utenti
  • Aumentare la riconoscibilità del brand, sfruttando la capacità del gioco di favorire il ricordo
  • Permettere agli utenti di entrare nella dimensione del brand
  • Fidelizzare il cliente, sottolineando l’impegno e l’interesse del brand verso il cliente
  • Profilare utenti e raccogliere dati, analizzando le preferenze di consumo ed il comportamento degli utenti
  • Generare leads
  • Aumentare il tasso di conversione da leads a clienti
  • Acquisire nuovi clienti, in maniera diretta o indiretta, tramite passaparola, perchè un’esperienza di gaming innovativa e memorabile fa parlare di sè
 

Come costruiamo la nostra game experience? Come inseriamo i giochi di brand in VR in una strategia di marketing preesistente?

 

Anche per costruire un’esperienza di gioco in VR vincente è fondamentale seguire gli step necessari affinché questa risulti perfettamente allineata ed integrata alla strategia aziendale e soprattutto redditizia:

  • Svolgere un’analisi dettagliata
  • Strutturare il concept creativo sulla base delle esigenze, degli obiettivi e del target individuati;
  • Sviluppare l’esperienza di gaming e l’interazione dell’utente;
  • Distribuire e misurare l'esperienza 

Solo così, questa tecnologia a tutti gli effetti “magica” porterà valore misurabile e duraturo nel tempo.

 

Se desideri approfondire come la realtà virtuale può essere integrata con efficacia all'interno delle strategie di marketing, ne parliamo nell'ebook gratuito "Guida all'uso della realtà virtuale come strumento di marketing".

 

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Pubblicato il 21 novembre 2019